Un po' di storia
Il tutto comincia quando avevo circa cinque anni, ho iniziato a lavorare al bar Binetti nei pressi dell’orologio di San Giacomo cme barista.
A quei tempi si tostava il caffè, si faceva la crema al burro a mano perché non c’era la panna, si facevano i gelati antigianale tra i modello più famosi c'erano il moretto, lo sputnik.
Con il passar del tempo ho cambiato vari luoghi di lavoro facendo come tanti altri la mia grande gavetta per cercare di apprendere il più possibile e di fare tanta esperienza che poi mi è servita per diventare quello che sono ora.
La mia prima gestione di ristorante è stata LA BETTOLA, qui ho fatto la mia prima vera esperienza nel campo della ristorazione da titolare.
Per quanto riguarda il mio percorso formativo oltre i corsi che sono basati più sulla teoria quello che più mi ha aiutato è stato l’assaggiare piatti nuovi quando andavo a mangiare in qualche ristorante e mi sforzavo di capire come era composto il piatto, ma non solo fa molto la messa in pratica, cioè mettersi la è cucinare, provare, cercare di creare un capolavoro grazie al tuo saper fare, all’esperienza ma soprattutto in tutto questo ci deve essere l’amore per ciò che si crea.Si, posso affermare che cucinare è come eseguire un’opera d’arte nesce tutto dal di dentro e si trasforma con l’esperienza in un grande capolavoro.
Tutto questo lavoro, questa gavetta alla fine mi ha portato anche ha far parte di un’associazione chiamata A.I.C “Associazione italiana cuochi” dove oltre ad esserci un percorso formativo, ci tengo a sottolineare che è nata anche per uno scambio di idee tra noi professionisti senza alcuna invidia, perché chi conosce e sa qualcosa in più è giusto che la mette a disposizione di tutti affinché tutti nella loro umiltà possano crescere nel loro campo.
